Ricordi di 3 anni fa.

Capita spesso che entri qualcuno in negozio per chiedere informazioni: sui prodotti, sui prezzi, sulle tempistiche per gli ordini…Fanno 100 domande, 2000 complimenti, e poi non comprano nulla. Io non ci faccio caso, sono abituata, anzi ad alcuni offro un caffè e un dolcetto, mentre mi dilungo nelle informazioni dettagliate sulla nostra produzione.
Sabato pomeriggio è entrata una signora che è andata oltre il banale concetto di “curiosità”.
È arrivata verso le 18:00, perfettamente truccata, vestita e ingioiellata, con Yorkshire al seguito, esordendo così:
“Buonasera, ho letto sulla lavagna fuori che fate frappe e castagnole senza glutine e senza lattosio”.
“Buonasera signora, sì, sono qui” – e le indico i vassoi posti sopra il bancone.
Non faccio in tempo ad offrirle un assaggio, che lei toglie la busta trasparente che ricopre i vassoi e, con una mano perfettamente curata e tempestata di anelli, prende un tovagliolo e afferra una quantità industriale di frappe e se le ficca in bocca.
Mentre la osservo allibita, masticando rumorosamente, con la bocca piena, commenta:
“Mmmmmmm, buone, non si sente proprio la differenza con quelle normali”.
E subito dopo, la signora Facocero afferra una manciata di castagnole e le ingurgita in un nanosecondo.
Poi prende una trentina di tovaglioli dal distributore ed inizia a pulirsi le mani, la bocca, la giacca, la borsa, le scarpe, il cane (giuro) e continua a dilungarsi in complimenti sulla morbidezza delle castagnole, sulla friabilità delle frappe e sul costo, a suo dire molto contenuto.