Una decina di anni fa – oddio, sto invecchiando! – ho lavorato in un negozio di informatica della GDO.
Ovviamente di matti ne ho visti a bizzeffe, compresi quelli che cercavano di fare i simpatici chiedendomi: “Con questo portatile posso vedere tutti i film, anche i porno?”
Ma uno particolarmente fulminato è rimasto nel mio cuore.
Viene a comprare un portatile, sceglie uno di quelli piccolissimi, forse era un 11 pollici.
Procediamo con la vendita e gli chiedo se avesse bisogno anche di Office.
“Non ci provare. So bene che è già incluso”.
Gli dico che no, sono anni che Office non è più incluso e che, al massimo, troverà inclusa la prova di 30 giorni.
Insiste dicendo che lui non si fa infinocchiare e io decido di non perdere altro tempo.

Passano i giorni, e dopo circa un mesetto si aprono le porte del negozio ed entra un uomo, infuriato. Lancia un piccolo portatile sul bancone dell’assistenza tecnica che si trovava proprio all’ingresso urlando: “Questo coso non serve a un ca**o!!!!!”
Fa il giro del negozio ed esce – apprezzo che non abbia cercato di uscire dall’entrata.
Lo riconosco, è lui, l’acquirente del mini portatile!
Vado all’assistenza per vedere cosa fosse successo, ma il portatile sembra integro. Insieme al direttore decidiamo di non aprirlo, di non fare nulla, mentre io propongo già di attendere qualche giorno e se il signore non torna ce lo rivendiamo e ci dividiamo il guadagno (all’epoca questi pc costavano sui 1000€).

Passa una mezz’oretta e il signore riappare. Io corro al banco all’assistenza, facendomi scudo di un collega – temevo che volesse lanciarci addosso anche la stampante che aveva comprato.
Vedendolo disarmato gli chiedo quale fosse il problema. Lui, infuriato, mi risponde: “Il problema è che da un giorno all’altro non funziona più Office! Vuole che paghi!”
Con calma gli ricordo che lo avevo avvertito, sui computer c’è una versione di prova di 30 giorni, poi deve acquistare la licenza. É ancora titubante e sostiene che siamo noi ad avergli hackerato il computer (un prodotto venduto in scatola sigillata, solo lui sa come potessimo averlo hackerato). A questo punto chiamo l’assistenza Microsoft e gli faccio dire da loro che se vuole Office lo deve pagare.
Alla fine gli ho venduto la licenza e l’ho rimandato a casa con il suo computer.

E io non ho avuto nemmeno un biscottino come mancia per la mia pazienza!