Il giorno del barattolo di rosso intenso
Quasi vent’anni fa lavoravo in un negozio di belle arti della mia città.
Ero giovane, inesperta, e i miei genitori mi davano una mano ogni giorno dopo il lavoro.
Papà, soprattutto, amava sistemare il magazzino: divideva pennelli, riempiva i barattolini di colore dai secchi grandi, organizzava le tele per misura.
Quel giorno, nel retrobottega, il destino decise di colpire.
Papà prende un barattolo da un chilo di rosso intenso, lo apre, e… PLOP!
Un litro di sangue finto direttamente sui pantaloni.
Dal ginocchio alle scarpe, un Picasso inedito.
Papà rimane lì, fermo, a guardarsi i calzoni.
Non poteva certo andare a casa a cambiarsi.
Così decise: “Meglio non farmi vedere dai clienti, sennò pensano che abbiamo avuto un omicidio in negozio.”
Solo che, come in ogni buona commedia, proprio tre secondi dopo entra lei:
una signora con un bambino di circa cinque anni.
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