In pizzeria.
“Buongiorno, vorrei prenotare un tavolo per due per questa sera. C’è posto?”
“Sí, abbiamo ancora posto. Se può lasciarmi il nome cortesemente e l’ora in cui pensate di venire…”
Lo fa e poi esprime una preferenza, sempre con estrema gentilezza.
“Chiedo scusa, ma se possibile vorrei avere un tavolo sotto al loggiato e magari nell’angolo. Sono col cane perché non ho nessuno a cui lasciarlo ma essendo all’esterno credo sia possibile. Poi sapete che è buono e non abbaia però ecco… non volendo disturbare, lo metto dal lato muro così si siede tranquillo.”
“Sicuramente sí, riserverò il tavolo richiesto.”

Il cliente è già venuto altre volte e il cane è buonissimo davvero, non abbaia mai ma, come tutti i cani, quando vede arrivare i piatti col cibo, si lancia! E parliamo di un labrador adulto.
Beh, tavolo d’angolo dal lato muro e…? Il cane col guinzaglio estensibile tenuto per tutta la sera dalla parte esterna che, col guinzaglio allungato, arrivava preciso all’ingresso. Tutta la sera l’ho passata col cane che mi fissava e, appena mi vedeva arrivare coi piatti, che si metteva in posizione per saltare al mio arrivo.
“Chiedo scusa, il cane… Devo uscire coi piatti, rischio di cadere.”
“Ah sí…”
Tiratina al guinzaglio senza accorciarlo e io che passo a 300km/h per schivare il cane che cercava di prendermi comunque alle spalle.
Sono stati pure gli ultimi ad alzarsi.