Negozio di make-up.
Una delle conversazioni più surreali della mia vita.
Cliente sulla quarantina con un ombretto in matita automatico, un grigio scuro che però è fuori produzione.
Le faccio vedere, provandolo sulla mano, l’unico grigio rimasto che però è più chiaro.
Non proprio convinta , chiama la persona che glielo aveva richiesto e nel frattempo io prendo il tester del colore che voleva lei per farle vedere la differenza.
“Vede, questo è il suo, questo è il grigio che ho io”.
“Ah! ma allora ce l’hai!!!”
“No, è il tester…l’ho provato accanto per farle vedere il colore”.
Prendo una matita dell’esatto colore del suo ombretto e le dico: “Questa, come vede, è proprio uguale al suo, però si tempera”.
“Eh no…preferivo quello automatico”.
Indica sulla mia mano il suo.
“Questo mi piace! Ce l’hai?”
“No…è il tester del suo…”
“Allora ce l’hai!”
“No…ho usato il tester per farle vedere la differenza di colore, ma non ce l’ho in vendita”.
“Ah… e questo?”
“È la matita, ma si tempera”.
“Ah no, non mi piace…”
Indica di nuovo il suo e si ripete di nuovo la conversazione di cui sopra.
In tutto ciò, la figlia la guardava sconvolta.
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