Centro sportivo al chiuso.
Qualcuno prova a coprirsi con la maglia al posto di usare la mascherina e, al nostro insistere, partono gli insulti. Ce ne dicono di tutti i colori.
L’ultima oggi: signore sulla cinquantina con figlio al seguito.
“La mascherina, per favore.”
E si copre con l’asciugamano. Insisto dicendogli che così non posso farlo passare. Cambia faccia e mi viene a brutto muso.
“Io la mascherina ce l’ho fuori in macchina! Se esco sudato e mi ammalo, vi faccio causa!”
“Non mi interessa, senza mascherina non va negli spogliatoi.”
“Ma tu che ne sai di che patologie ho? Se mi ammalo, vi faccio causa!”
“Proprio perché non so che patologie lei abbia, senza mascherina non passa. Esca per favore.”
“Chi sei tu per dirmi così?”
“Il titolare.”
“Ah sì? Fammi vedere i documenti!”
“Fuori, o chiamo i carabinieri.”
“Chiamali chiamali!”
Senza battere ciglio, mi giro verso la mia dipendente e le dico “***, chiama il 112 per favore.”
Appena ha visto che facevo sul serio, è ritornato in macchina a prendere la mascherina.
Una volta uscito dagli spogliatoi, con mascherina su, mi fissa con fare di sfida e mi fa: “Io vengo spesso, se vedo passare uno senza mascherina, la prossima volta i carabinieri li chiamo io.”
Mi sono limitato a rispondere: “Io aspetto al varco.” facendolo uscire.
Vi assicuro che non è la cosa più assurda che succede, ma iniziamo davvero ad essere stanchi…
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