Marciapiede con gradino, con conseguente dislivello da 20 a 40 cm rispetto alla strada.
Lato sinistro, ergo, lato guida. Io sto sulla soglia a fumarmi una sigaretta per i fatti i miei.
“Si può parcheggiare qui?”.
“Sì sì certo”.
Tizio accosta e mentre fa manovra, si rivolge ancora a me: “puoi dirmi finché ho spazio?”.
“Vai ancora indietro… vai, vai, bene così”.
Tizio esegue, poi di colpo torna avanti: “macché, ma se c’è un sacco di spazio davanti, voi donne non avete il senso del parcheggio…”.
E ride.
Bene. Bravo. Ecco, poche frasi mi irritano di più! A me, a me che parcheggio da Dio!
Io, quasi sottovoce: “Volevo avvisarla che… “.
Non mi lascia finire, neanche mi ascolta.
Spegne il motore…mi ignora completamente.
Ok, non insisto, e mi pregusto il finale.
Mi seggo sul marciapiede e avrei preso delle pop corn se le avessi avute.
Con tutta la fretta e l’energia del mondo apre spavaldo la portiera e… SBAAAM!!! contro il marciapiede, sul gradino di 40 cm.
Ora la sua portiera ha una bellissima decorazione tridimensionale. Ma bella bella! In compenso forse ha capito perché doveva stare indietro.
Alzo le spalle, sorridendo, come a dire “te lo avevo detto io…”.
La sua faccia dopo… impagabile!