Le disgrazie. Gastronomia gluten free.
Ricordi.
Ore 7:15, sono in laboratorio a preparare la linea e sento bussare forte alla porta.
Corro ad aprire, prima che mi frantumino la vetrina, e irrompono due tizie (presumibilmente madre e figlia) visibilmente agitate e senza salutare.

La figlia:
“Senti, lo so che apri alle 8.00, ma devo andare a fare le analisi e mi serve un cornetto senza glutine da mangiare quando esco.”
“Mi dispiace, ma i cornetti non sono pronti. Se vuoi ho delle sfoglie, dei muffin, crostate, occhi di bue, rotolo farcito….”
“No, no senti, io volevo proprio il cornetto. Sono celiaca, ma non è l’unica “disgrazia” , sono anche incinta e ho le voglie.”
“Allora puoi passare dopo che hai fatto le analisi e lo trovi pronto.”
“See, e a chi je va de rifà er giro der palazzo! Li potresti pure sforna’ prima, no?”
“I cornetti hanno questo brutto vizio di lievitare, prima di essere cotti…”

Si girano e se ne vanno, senza salutare.
Eh, si devo ammettere che è una bella “disgrazia”…per il nascituro, avere una mamma così.