Poco prima che inizi la scuola nelle librerie è pieno di genitori disperati alla ricerca dei libri nuovi e usati per i loro figli. Due minuti prima dell’apertura squilla il telefono e purtroppo decido di prendere lo stesso la telefonata.
“Buongiorno, Libreria xxx”
“Buongiorno, sto cercando dei libri usati per mia figlia”
“Posso chiederle quanti sono?” (nel periodo pieno non controlliamo tutta la lista telefonicamente)
“Vediamo…14”
“Allora solitamente per telefono ne controlliamo solo due/tre, ma se vuole mandarmi una mai-“
Non riesco a finire di parlare che subito ribatte:
“Eh ma io vengo apposta, lei deve controllarmeli”
(Ormai erano passati due minuti e dovevo aprire, vedevo già gente fuori ad aspettare)
“Guardi al momento non è possibile controllare la lista completa ma può mandarmi una foto o direttamente il file all’indirizzo xx@xx”
“Ma non è possibile, li controlli ora altrimenti perdete una vendita…e poi non ci sarà nessuno, c’è gente in negozio? Comunque questa è una vendita, dovete controllarmeli”
“Si, veramente c’è gente che mi aspetta fuori, sono in apertura, attenda solo un minuto così posso aprire il negozio”
La metto in attesa e apro.
“Allora, come le dicevo, posso controllare un paio di titoli, ma ho molta gente in negozio e diverse mail a cui rispondere, per gli altri mi scriva una mail”
“Eh ma poi chissà quando rispondete e poi io sono fuori città, verrei apposta e poi non posso mandare un’email” (perché gli altri non vengono apposta)
Dopo qualche minuto (che al telefono mentre hai gente in coda sembra un’eternità) arriva la mia collega che inizia a smaltire la coda e la cliente si convince di darmi tre titoli di libri, che abbiamo sull’usato.
“Guardi io le metto da parte questi tre libri, così è sicura di non fare un giro a vuoto e quando viene a ritirarli controlliamo gli altri”
“Va bene, mando un’e-mail, qual è l’indirizzo?”
Decido di non farmi domande e glielo do.
“Metto urgente così mi rispondete subito”
Ok…
“Va bene, arrivederci”
Metto da parte i libri e continuo il mio lavoro, smaltita la coda rispondo alle e-mail (rigorosamente in ordine di arrivo) e arrivata alla “mail urgente” mi ricordo della gentilissima…
Controllo le disponibilità di libri usati e le rispondo (abbiamo le risposte preimpostate che avvisano di eventuali disponibilità e di fornire nome, cognome e numero di telefono come conferma di prenotazione), c’erano una decina di libri.
Dopo poco risponde dicendo che voleva il totale (in tutto ciò non smette mai di arrivare gente, squillare il telefono ecc..) e le rispondo mettendoli da parte a nome Pinca Pallina.
Un’ora dopo arriva un padre con la figlia
“Salve, ci avete messo da parte dei libri a nome Pinca Pallina”
“Buonasera. Si, erano usati, sono questi qui” (quasi tutti in stato impeccabile)
Gli porgo i libri, la figlia inizia a sfogliarli pagina per pagina. Avendo capito che ci metteranno ore, servo altri clienti.
La figlia mi fa cambiare due libri perché sottolineati a matita, ne porto altre due copie e servo ancora altri clienti, continua a sfogliarli indisturbata.
“Vanno bene.”
“Perfetto, il totale è di €€€”
“Ma a me veniva diverso”
Ok…
“Guarda ti ho stampato il dettaglio vendita dove ci sono i titoli dei libri con relativi prezzi, inoltre questa è la lista che mi avete mandato via mail dove figurano le stesse cifre”
Dopo più di un’ora il padre inizia a sentirsi in imbarazzo e rivolgendosi alla figlia:
“Dai paghiamo e andiamo”
“Ma a me veniva diverso, sono sempre 20€!!”
Ormai mancavano tre quarti d’ora alla chiusura, la ragazzina insisteva col padre per andare a fare i conti in macchina mentre digitava compulsivamente i tasti sulla calcolatrice dell’iPhone, mi veniva da ridere per non piangere e ho deciso di esortarla a fare come credeva.
“Ti lascio tutti i fogli, andate pure a controllare, è giusto che non acquistiate qualcosa di cui non siete convinti”
Vanno in macchina.
Tornano dopo mezz’ora.
“Ecco, lo sapevo! Mi hai caricato due volte lo stesso libro!!!” indicando il foglio con unghie ingellate di 5 cm
“Hanno lo stesso titolo ma sono volume A e volume C, vedi? Sulla lista li segnano entrambi da acquistare”
“Ah….io l’ho contato una volta sola. Va bene”
Finalmente pagano, il padre voleva sotterrarsi, si è scusato mille volte e sono andati via stringendomi la mano.
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