Un sabato durante il sottocosto, in un momento meno critico della giornata, nel reparto audio/video in cui lavoro, si avvicina una signora attempata: “Mi scusi, ma nel reparto telefonia c’è davvero una fila enorme.”
Così, con pacatezza, le rispondo: “Buongiorno, signora. Sì, in effetti c’è molta fila per via del sottocosto che ha attirato parecchi clienti.”
Lei, un po’ più stizzita, ribatte: “No no, intendo che è proprio enorme! È una situazione vergognosa,non intendo attendere così tanto!”
Al che, un po’ perché non c’è modo di risolvere il problema, un po’ perché che minchia ti lamenti della fila? se la devono fare tutti, risolvo sbrigativamente: “Signora, io non posso farci nulla, verranno serviti tutti con un po’ di pazienza; ma se proprio vuole fare un reclamo, può andare al centro servizi,io purtroppo non posso farci nulla, mi spiace”.
La signora, senza nemmeno dirmi grazie o salutarmi, sbuffa e se ne va.

Torna dopo 10 minuti, esordendo con: “Non è possibile, c’è troppa coda pure per fare un reclamo!”

Fu così che, senza che io nemmeno mi sforzassi di pronunciarmi, la vidi camminare verso l’orizzonte senza aver combinato nulla.