Orario continuato, tutti i giorni dalle 9 alle 22. Domeniche e festivi compresi. Ci fermiamo solo a Natale, Pasqua, Primo Maggio e Ferragosto… e anche lì, con l’ansia che qualcuno chiami per sapere se “giusto giusto oggi” può passare a prendere un guinzaglio alle 19.
È sera, sono le 21:45. Io sono lì da tredici ore. Tredici. La mia schiena grida vendetta, i piedi sembrano due baguette andate a male e ho appena iniziato a chiudere le vaschette del mangime e a spegnere le luci delle teche, sognando già la doccia e il divano.
Suona il telefono.
Rispondo con l’energia di un ostaggio:
“Buonasera, negozio di animali, dica pure.”
Dall’altra parte, voce femminile, piuttosto squillante:
“Salve! Senta, volevo sapere se avete dei criceti! È per mia figlia.”
Criceti. Alle 21:45.
Rispondo con la calma zen che si sviluppa solo dopo anni di gestione clienti borderline:
“Sì, signora, ne abbiamo. Se vuole può passare domani a vederli, siamo aperti tutto il giorno, orario continuato dalle 9 alle 22.”
“Ah ok… ma di che colore sono?”
“Ce ne sono bianchi, grigi, pezzati, uno anche un po’ rossiccio, ma può venirli a vedere domani con calma.”
“Ah perfetto, grazie mille!”
“Buona serata!”
Chiudo. Mi giro. Sto infilando i guanti per finire di sistemare la paglia quando, alle 21:53, squilla di nuovo il telefono.
Stesso numero.
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