Negozio di ottica – contattologia, presenti sul mercato da buoni 25 anni. Fra colleghi ci si conosce e serve tanta tanta pazienza col pubblico e coi vari pazienti impazienti.

Era il periodo in cui c’era l’obbligo di indossare la mascherina a prescindere se si fosse dentro o fuori locali pubblici.
Entra un cliente, ha una ricetta oculistica in mano, ci chiede di poter scegliere delle montature per realizzare delle lenti progressive. Guardiamo con calma, poi si impunta su una montatura in particolare (tenetelo a mente), chiede il preventivo indicandomi anche il tipo di lente (vi fornisco prezzo indicativo per capire l’assurdità) e qui parte il discorso surreale.
Dunque, la montatura è in saldo, ha un costo di 100 euro, mentre le lenti che mi chiede di una determinata marca hanno un costo di 200 euro: partiamo dunque da un costo di 300 euro, mentre se cambiamo questa cosa costano tot, con quell’altra tot, ecc. ecc.

Seeeeee, ma guarda che da n’altra parte per tutto ‘sto lavoro mi hanno chiesto 100 euro.
Eh, guardi, con le lenti che mi chiede e la montatura, proprio è impossibile.
E ti dico che da n’altra parte me lo fanno.
E vada dal collega, ben felice per lui che possa proporle lo stesso a prezzi nettamente inferiori, anche se dubito fortemente.
E mo’ ti dico che sono andato da ottica Tizio Caio, e ho visto proprio proprio quella montatura, ecco perchè voglio quella, e lui mi fa tutto 100!
Guardi, a prescindere che lo conosco e già dubito, la merce la prendiamo dallo stesso fornitore, a 100 euro ci sta rimettendo. Dunque, o vuole omaggiarla o si sbaglia.
E qua parte il pippone…
Ehhhhh, ma tu devi capire il mercaaatoooo, devi capire come attirare la gente, devi vendere al giusto prezzo o non si lavora, ti vale come pubblicità, devi aiutare il cliente bla bla bla bla idiozie, bla bla bla.
Se vendere a meno del costo di acquisto possa definirsi una strategia, boh, a me pare di quelle sbagliate.
Vabbè, ho capito che non vuoi vendere, ciao ciao (dicendomelo tipo, vabbè, ciao bello, stai là).

Passano un paio di minuti, mi sento lui dalla porta:
Seeeeenti, ma posso farti una domanda?
Mi dica pure.
Ma come fate a stare tutti con la mascherina qua dentro, per una giornata intera?
Allo stesso modo con cui sopporto le sue minchiate, sorrido dentro di me pensando che prima o poi tutto passa.
Ahò, come ti permetti a dirmi certe cose e a darmi del bugiardo!
Ma lei crede veramente di poter insultare l’intelligenza delle persone creando finte strategie di mercato, dando dei prezzi tirati a caso e facendomi perdere tempo con domande stupide? Io stavo lavorando!!!
Ma come ti permetti, aggiornati, ottica Tizio lo fa!
Per il nervoso prendo lo smartphone e comincio a cercare nella rubrica:
Ma che fai???
Mi sono stancato, chiamo n’attimo il collega sul cellulare, così gli dico che passa da lui o comunque vedo se possiamo ricambiarci un favore e la chiudiamo qua.
Il cliente sbianca.
Ma nooooo, ma c’è un malinteso, ma io non lo volevo con le progressive, io intendevo le altre, ma non quelle, le altre ancora, ma come sei suscettibile, bla bla bla bla.
Tagliamo corto, voleva un semplice occhiale per vicino, voleva scroccarsi le lenti, è stato zitto, ha pagato, si è levato di torno, si è lamentato della mia scarsa educazione, gli ho risposto che anche dire troppe troppe minchiate ed impedire alla gente di lavorare è sinonimo di zero educazione.