Per un attimo penso di aver sentito male.
— «Certo, la capisco benissimo.»
— «Siamo in Italia, dovresti parlare a tutti in italiano!»
Sorrido, cercando di mantenere la calma.
— «Io cerco di fare il mio lavoro al meglio. Se un cliente non capisce la lingua che parlo normalmente, cerco di fare il possibile per farlo sentire a proprio agio.»
Lui scuote la testa, come se stessi tradendo la patria.
— «È anormale. Gli italiani dovrebbero parlare italiano!»
E lì mi scappa:
— «Il mondo è cambiato molto dal Medioevo, sa?»
Silenzio.
Gli batto lo scontrino, lui paga in silenzio, prende la busta e se ne va senza dire una parola.
E io penso:
Il bello di lavorare col pubblico è che in cinque minuti passi dal sentirti ambasciatore culturale… al sentirti accusato di alto tradimento linguistico.
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