Mentre tolgo lentamente 30 cent dalla cassa, continuo:
Io: «Mi scusi davvero… sa, avevo capito che non voleva le monetine e di arrotondare.»
Lei, sconvolta, fa un passo indietro come se avessi appena tentato di svuotarle il conto in banca:
Lei: «Ma così mi stavi fregando venti centesimi! Ragazzina, son soldi, sai!»
Io le sorrido, ma di quel sorriso che è metà cortesia e metà sarcasmo:
Io: «Eh sì, signora… anche per noi.»
Lei se ne va, stringendo i 30 centesimi in mano, con lo sguardo di chi sta ricalcolando l’universo intero.
E niente, è un episodio che mi porto ancora nel cuore.
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