Interviene la moglie: “E perché vuol sapere questi dati?”.
“Non devo divulgarli, noi li chiediamo in caso succeda qualcosa a suo figlio e abbiamo necessità di rintracciarvi”.
“Sì certo come no… Ho visto come guardava mio marito”.
“Cosa? Ma no signora, sono dati che chiedo a tutti i genitori”.
In tutto ciò il marito era sempre più tronfio e lusingato.
“So cosa vuoi, ripeto, vuoi il numero di mio marito così vi vedete la notte”.
“Guardi che si sta sbagliando. Se vuole può lasciarmi il suo numero così evitiamo equivoci che sta creando solo lei”.
Qui subentra il marito e “rassicura” la moglie in quanto io non sono il suo tipo e dicendo che non è colpa sua se tutte gli chiedono il numero.
Di nuovo la moglie: “Guarda che tu sei ormai grande per fare figli (ho circa 30 anni) e vuoi un marito con figli così divorzia e tu hai fatto metà dell’opera ma non toccherai mai i miei figli, stronza”.