Oggi è stato un giorno di vittoria.
Premessa: lavoro in un cinema in Inghilterra che offre un’assicurazione sui biglietti. Con 1 sterlina hai la possibilità di avere un rimborso o cambiare i biglietti per un altro giorno, un’altra ora o un altro film.
Siamo gentili, quindi senza assicurazione cambiamo i biglietti, ma niente rimborso.
Oggi arriva un gruppo di 4 signore. Una di loro, che chiameremo ovviamente Karen, mi fa vedere il numero di prenotazione e stampo i biglietti, che invece sono 6.
Due persone non sono potute venire. Vorrei un rimborso.
Mi spiace, ma senza assicurazione non sono autorizzata a dare rimborsi, però posso cambiare questi biglietti per un altro giorno e un altro film.
Ci guardiamo in silenzio. Una delle sue amiche capisce al volo cosa sta per accadere e prova ad intervenire.
Meno male, così non perdi i soldi. Venerdì prossimo esce Elvis”, ho letto recensioni fantastiche.”

Ma Karen non ascolta la voce ragionevole dell’amica. Continua a guardarmi in silenzio. Io so e lei sa. La scacchiera è già pronta e si comincia!
Assurdo! A me fanno sempre il rimborso.
Due bugie in una sola frase. I rimborsi senza assicurazione non si fanno mai e questa donna non l’ho mai vista in tutti gli anni che ho lavorato in questo cinema.
Mi spiace, ma nessuno è autorizzato a fare rimborsi senza assicurazione. È sempre stato così.
Mangio tutti i pedoni in una sola mossa:È una scacchiera immaginaria e ha regole immaginarie, non saltatemi addosso con le regole dei veri scacchi!

La guardo, cercando di farle capire di non dire quello che sta per uscirle dalla bocca. Il mio sguardo dice “Non lo fare, andrà male”. Purtroppo lei decide di darsi la zappa sui piedi.
Sciocchezze. Fammi parlare con il manager.
Sono IO la manager.
Scacco matto.
L’amica ci riprova, vuole salvarle la faccia, per quanto possibile.
Ma su, dai, torniamo la settimana prossima a vedere Elvis”.”
No. Karen non ne vuole sapere, si vuole giocare il tutto per tutto.
Allora devi essere nuova, perchè ovviamente non mi conosci. Voglio parlare qualcuno che già lavora qui da più tempo.
Lavoro qui da più di 6 anni.
Doppio scacco matto, mi mangio pedoni, cavalli, alfieri, torri, re, regina e pure la scacchiera.
Ha deciso a quel punto di cambiare i biglietti. Mentre camminavano per andare in sala, ho sentito una delle amiche dire: “Sei sempre la solita! Ma perché devi fare così tutte le volte?”
So già che molti si chiederanno perché le abbia cambiato i biglietti dopo quello che è successo. Semplice: la mia vittoria l’ho avuta e, come si dice qui, è inutile picchiare un cavallo morto.