“Se possibile non vorrei dare il numero di matricola.”
“Ma, signore, perché mai?”
“Perché non voglio essere monitorato, voglio solo che la mia macchina venga riparata.”
“Mi dispiace, ma ho bisogno della matricola per far avanzare la richiesta di assistenza.”
Sospira pesantemente.
Cerca di lambiccarsi il cervello per sapere come fare ad avere macchina riparata e immunità totale dai rettiliani.
“E se le dessi un numero falso, solo per poter riempire il modulo?”
Chiudo gli occhi, cerco di non far caso alla cavalcata delle valchirie che mi sta salendo nel duodeno.
“Senta, io ho bisogno dei SUOI dati veritieri, perché c’è un iter da rispettare e non posso non obbedire alle regole solo perché lo decide lei.”
“Allora no, mi dispiace, ma non acconsento.”
E mette giù.
Dopo una settimana, ci chiama un tecnico esterno, disperato, perché sta cercando di riparare una macchina che non conosce, dopo mille preghiere del cliente che ha provato a ripararla da solo, facendo un mezzo disastro.
Per fortuna lui mi ha dato subito questa maledetta matricola.
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