Mi accingo a fare una ricarica su una carta. Come sempre chiedo i documenti, tra cui il codice fiscale anche dell’intestatario della carta, che in questo caso mi doveva essere dettato. Comincia il delirio.
D (o almeno questo ho sentito) … S … C … A… N…. ecc…aveva la mascherina e un tono di voce basso, ma non ho chiesto lo spelling, con le annesse città, perché tanto glielo avrei ripetuto io. Comincio: Domodossola, Sassari, Cagliari ecc…
Lui: “Sì, sì… Giusto.”
Compilo tutti i campi…
Giusto una cippa! Codice fiscale errato.
Ricarica annullata, ricomincio tutto.
Stessa solfa … Annullata di nuovo.
Un po’ di fretta, perché avevo fila, chiedo se posso leggere io dal cellulare i dati.
“No, no, ma è giusto!”
“A me dice di no.. quindi come vuoi. Ma non la ripeto, ho la fila.”
“Ok, ok..tieni.”
Guardo…Era Una B quella iniziale…
E io: “Scusa, ma la prima lettera è una B, io avevo capito D infatti ho detto Domodossola.”
“Oiaaaa scusa! Quando lo ripetevi capivo B, e B è giusto.”
“Ma io ti dicevo la città.”

Ciao a tutti da Bomodossola!