Spiego in maniera garbata e gentile che gli stiamo andando incontro proponendo piatti di buona qualità ad un prezzo contenuto.
Per il secondo, stesso schema del primo.
Alla fine si prendono gli spaghetti al pomodoro e il brasato al vino con patate al forno.
Porto gli spaghetti e dopo 2 minuti mi chiamano per dirmi di portarli via perché a detta della signora sono “crudi e immangiabili”
Cosa non vera, ma vabbè, non ho voglia di litigare né con loro né con la cuoca (che è anche mia madre).
E manco li avevano toccati si può dire.
Porto la carne.
Lui la finisce, lei ne mangia metà.
Lasciano lì i piatti e vanno in cassa.
In cassa ancora si lamentano, senza curarsi della gente (e basterebbe avere un po’ di garbo ed educazione per accorgersene). Il signore malefico inizia a dire che gli spaghetti erano immangiabili, la carne era durissima (“E io ho i denti buoni!!” – ma la testa credo di no), che mai avevano mangiato così male e tutto il resto.
In cassa il titolare gli dice: