Qualche anno fa, Panetteria.
Piena estate, facendo un caldo simile alla temperatura del Sole ed essendo io munita di folta e lunga chioma, ogni giorno lego i capelli in modi differenti.
Al momento ho delle semplici trecce.
Mentre servo un cliente, entra una signora di mezza età, seguita dal suo immancabile carrellino.
Nonostante mi veda ogni giorno, non mi riconosce mai (ho entrambe le braccia tatuate, se può essere di aiuto).
Mi scruta per bene mentre lascio pagare la persona prima di lei, forse questa volta ha capito che sono la stessa ragazza di ieri, dell’altro ieri, di due settimane fa e di tre mesi prima.
Sento montare l’orgoglio dentro di me e anche l’incredulità.
Inizio a servirla, le porgo il pane e ancora mi squadra ovunque.
Ci siamo: ha capito!
Mi fa un immenso sorriso, io ormai fremo per gridarle in faccia “Sì, sono io!”
“Sai che mi ricordi tantissimo un personaggio dei film?”
Resto un attimo turbata e nel mentre esploro tutta la mia lista mentale di film per capire chi mai possa ricordarle.
“Ma sì! Sei uguale a… La ragazza della Disney, la Pellerossa…”
Non faccio neanche in tempo a risponderle.