Cinema, Inghilterra. Serata di fuoco. Ormai arrivano a frotte, sembra l’apertura dell’Ikea il giorno delle offerte. Tutti vogliono vedere il nuovo film girato nei dintorni, e noi siamo pieni come un uovo.

Unico problema: il film è vietato ai minori di 15 anni. E qui, su questo, sono rigidissimi. Documento d’identità obbligatorio per tutti i giovani. E no, non esistono eccezioni: nemmeno se sei accompagnato dai genitori, nemmeno se giuri sulla Bibbia, nemmeno se prometti che “il bambino è maturo”. Sotto i 15 anni è un “NO” scolpito nella pietra.

Il mio collega è alla porta, a gestire la folla per evitare che si crei ressa davanti alle casse. E chi arriva? Una famiglia: padre, madre, un ragazzino adolescente e un bambino che avrà avuto sì e no nove anni. Indovinate che film vogliono vedere? Ma certo: proprio quello dai 15 anni in su.

Il collega spiega, con pazienza zen, la regola. Ma la madre parte subito con il classico repertorio: occhi al cielo, voce che sale di volume, lamento standard.