Mi arriva un pc portatile da riparare, in garanzia entro i 2 anni, perché la tastiera non funzionava più.

Faccio prontamente le pratiche richieste dal marchio e spedisco il pc al loro centro riparazioni.

Dopo qualche giorno arriva un preventivo per tale PC risultato fuori garanzia per danno causato, con la motivazione di ossido per contatto con liquidi.

Chiamo il cliente che ovviamente si scalda subito sostenendo che non era possibile, che lui non avrebbe sborsato un centesimo, per passare poi ai soliti cari avvocati ed associazioni di consumatori.

Abituata alla cosa, prendo un paio di giorni di tempo per contattare nuovamente il centro assistenza e farmi dare qualche informazione in più.

Loro mi inviano prontamente anche una documentazione fotografica dove addirittura erano evidenti delle strane macchie vicino alle parti ossidate; giro il tutto al cliente via mail chiedendo cosa volesse fare col preventivo e lasciando il numero del mio interno in caso di bisogno.

Dopo poco tempo mi chiama:

“Guarda ho visto le foto ed è come pensavo!!! Nella tastiera non c’è andata l’acqua ma LIMONCELLO! Quindi è impossibile che si sia ossidato per questo motivo!!!”

A metà tra il basito e l’incredulo, rispondo al cliente che anche il limoncello rientra nella categoria dei liquidi.

“Ah ok! Vabbè dai allora accetta il preventivo!”