Sartoria.
Vado in negozio per iniziare a fare la sanificazione, in vista della riapertura.
Arriva una signora: “Siete aperti?”
“No, signora, mi dispiace, riapriremo il 18.”
“Eh, ma io ho qui una felpa da 3 mesi.”
“Ah, ok… magari è già pronta. Ha il bigliettino?”
Mi dà il biglietto e vedo che la felpa è stata consegnata il 9 marzo, con riconsegna il 17 marzo.
“No, signora, mi dispiace, la felpa non è pronta. Lei l’ha portata il 9 e tre giorni dopo il Governo ci ha fatto chiudere a causa del Coronavirus.”
“Eh, ma è qui da 3 mesi però!” (che sono 2, ma fa niente)
“Lo so signora, ma quando il Governo ci ha imposto di chiudere, non abbiamo potuto continuare il lavoro, perché non potevamo entrare in negozio.”
“Quindi, quando posso venire a prendere la felpa?”
“Da lunedì prossimo siamo aperti, la sua felpa sarà pronta.”
Meglio che finisca i giubbotti e i cappotti che sono rimasti indietro a causa di questo lockdown… Non vorrei mai che il 18 maggio qualcuno morisse di freddo.
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