Il nuovo Top Gun: Maverick sta andando alla grande. Siamo sempre pieni di gente, ancora più del solito perché, qui in Inghilterra, è iniziato il festeggiamento del giubileo della Regina (70 anni sul trono).
Cerchiamo di smaltire la coda il più in fretta possibile, sempre rimanendo professionali e cordiali con i clienti.
Poi arriva lui, parte della categoria che io ho denominato “sfrantuma zebedei”.

“Salve, posso aiutarla?”
“Ho prenotato per Top Gun.”
“Perfetto. Ha il numero di prenotazione o il codice QR?”
“Ma perché? Lo devi vedere?”
Noooooo, ti faccio entrare in sala così, sulla fiducia!
“Eh sì, il biglietto lo devo stampare.”
“Ah, ok.”

Inizia a ravanare in tutte le tasche alla ricerca del cellulare, lo trova, mette il codice per sbloccarlo, inizia a cercare con tutta calma l’email di conferma di prenotazione.
Ho già i mentali vaffa sulla rampa di decollo.
Finalmente riesco a stampare il biglietto.
“Ottimo. Vuole qualcosa da mangiare o da bere?”
“Boh, non lo so. Forse.”
Perché a me?? PERCHÉ???
Sta lì, guarda, riguarda, poi ce la fa.
“Vorrei del popcorn.”
“Ok. Dolce, salato o misto?”
“Boh, fai tu.”
Cerco di andare sul sicuro.
“Misto.”
“No, a me piace dolce.”

Parte il primo vaffa più veloce del jet che pilota Tom Cruise.
“Ok, dolce. Piccolo, medio o grande?”
Gli indico i diversi contenitori, esposti sullo scaffale dietro di me.
“Non lo so, decidi tu.”
“Ok. Medio.”
“No, è troppo. Fammelo piccolo.”
Secondo vaffa jet.
“Va bene. Qualcosa da bere?”
“No, non voglio da bere. Voglio un caffè.”

Si vede che lui il caffè non lo beve, ma lo mangia. O forse lo sniffa, chi lo sa!
Poi ha voluto un “pacchetto di dolci”. Ne abbiamo 13 tipi diversi, tutti esposti sulla parete. Vi lascio immaginare com’è andata.
Più di una transazione è stato un parto.
Spero che abbia un talismano porta fortuna o altro, perché tra me e la gente che stava in coda dietro di lui, che ha assistito alla scena, non so quante maledizioni si sia preso.