Supermercato, casse veloci automatiche.
Un signore sulla settantina passa un sacchetto di nettarine sfuse pesate precedentemente nel reparto ortofrutta. La cassa si blocca: rileva un peso maggiore del dovuto. Invito gentilmente il cliente a ripesare le nettarine. Torna con un biglietto di 4,50€ (a differenza di quello precedente che era di 3,95 €). Segue la conversazione tra il cliente e la sottoscritta.
“Guarda che il numero che ho digitato prima era corretto, sono nettarine infatti!”
“Sì il numero era corretto ma probabilmente c’era altro che non andava…”
(Evitiamo di essere schiette solitamente per non avere problemi o scenate che già sono all’ordine del giorno.)
Ripassa le nettarine con il prezzo giusto e la cassa ovviamente non si blocca.
Sembra tranquillo, paga… ma niente, riprende.
“Ma scusa era giusto anche prima, vedi qua?? Il prezzo e il peso sono uguali!”
“No signore, quello è il prezzo al kg, questo invece è il peso di quello che ha preso lei e qui in grande il rispettivo prezzo, come vede la seconda volta che le ha pesate è uscito un prezzo e un peso più alto quindi vuol dire che nella prima pesata c’era qualcosa che non andava.”
“… Beh, allora vedete di aggiustare quella bilancia se non funziona!!”
E se ne va senza darmi il tempo di replicare.
Certo, è la bilancia che aggiunge la frutta nel sacchetto già pesato.
Certo.
Voglio le ferie.