Arriva come ogni giorno lei, una signora di mezza età, come sempre palesemente non intenzionata a comprare, cerca di chiacchierare mentre si spruzza il suo profumo preferito dal tester. Questo ogni giorno per settimane. All’inizio diceva di non essere certa che le piacesse, poi che le piaceva ma non poteva permetterselo e quindi che se lo sarebbe fatto regalare dal marito. Sicuramente non molto appropriata, né particolarmente educata, ma facciamo tutte buon viso. Passano le settimane ed effettivamente il contenuto del tester cala vertiginosamente. Essendo un profumo molto vecchio, raramente venduto, trovo difficoltà a reperire un nuovo tester (e l’azienda non vuole sacrificare un prodotto di vendita da usare come tester, dato lo scarso interesse che riscuote).
Decido quindi di riporlo nel cassetto, in modo da proporlo solamente ai pochi clienti interessati, prima che sparisca del tutto per colpa della solita volpe.
Ed eccola lì, puntuale come ogni mattina, arriva e si dirige a passo svelto verso il “suo” profumo, ma ovviamente non trova la boccetta del tester. Impettita chiama la mia collega: “Dov’è il tester di questo profumo?”
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