Mercoledì chiama una cliente.

“Buongiorno sono Tizia, vengo sempre da voi a mangiare, devo prenotare per venerdì a pranzo per 4 persone.”
Non ricordo Tizia, ma di clienti ce ne sono tanti perciò prendo la prenotazione.
Arriva venerdì e della signora non si vede l’ombra. Verso le 12:30 richiama.
“Senta sono Tizia, noi siamo qua fuori ma c’è chiuso.”
“Impossibile signora, siamo qui, stiamo lavorando. Abbiamo gente ai tavoli.”
“Guardi qui la serranda è abbassata, da dove si entra?”
“Quale serranda signora, abbiamo solo vetrine. Aspetti, per caso lei è in via Vecchio Indirizzo a Comune di prima?”
“Si certo, dove dovrei essere se no?”
“Abbiamo cambiato indirizzo 8 anni fa signora, adesso siamo in via Indirizzo Nuovo a Comune di adesso.”
“Non è possibile, io vengo sempre a mangiare da voi. Avete traslocato apposta perché venivo, adesso come faccio. Vi farò una pessima recensione.”
“Ah si? E per cosa signora? Perché abbiamo cambiato sede anni fa e lei non lo sapeva? Se vuole siamo qui e l’aspettiamo se no arrivederci.”

Si sente una voce sotto dire:
“Sei la solita, piantala di fare cinema e lasciali lavorare.”