Cartolibreria, 17 novembre.
La collega L. è appena rientrata dopo settimane col gesso, ancora un po’ zoppicante, ma tosta come sempre. Nel frattempo il negozio è stato un delirio: scuole, libri, ordini di giocattoli, clienti che chiedono l’impossibile.

Tra fine ottobre e i primi di novembre abbiamo fatto il solito inventario per il Natale: bigliettini, decorazioni, addobbi. È tradizione che l’8 dicembre, puntuali come un orologio svizzero, il negozio si trasformi: vetrine illuminate, palline e ghirlande, scaffali pieni di tutto il necessario per il periodo più frenetico dell’anno. Lo facciamo da sempre. Il 7 sera smontiamo tutto e prepariamo, e l’8 mattina i clienti trovano il negozio pronto.

Oggi però entra lei.
«Buongiorno, in cosa posso aiutarla?»
«Perché non tirate fuori le cose natalizie?»

Le spiego con calma:
«Signora, come ben sa, l’8 dicembre troverà tutto esposto.»