Premessa:
Partendo dalla testa, indosso: un cappellino blu con il logo della compagnia, una maglietta grigia con il logo sul petto e una gigantografia sulla schiena, un paio di pantaloni con il logo stampato sulle chiappe. Ora, non è tanto difficile da capire che lavoro lì, visto che sono l’unica che va avanti e indietro.
Arriva un signore, si ferma sul self service e vedo che prova ad aprire il tappo del serbatoio senza successo. Aspetto un paio di minuti, poi mi avvicino e chiedo se posso offrire il mio aiuto (N.B.: non sono obbligata ad aiutare sul self service, ma non lascio nessuno in difficoltà, soprattutto per una stupidaggine come il tappo)
“No, non voglio te, voglio l’uomo. “
“Signore, ci sono solo io che posso darle una mano, mi permette? “
“Ma insomma, ti ho detto che voglio un uomo che ci capisce di più!”
“Come vuole”
Sono tornata indietro e mi sono poggiata sulla porta a fissarlo.
Dopo altri minuti finalmente riesce ad aprire il tappo con la chiave. Mi paga 20€. Dopo aver fatto benzina ricomincia l’agonia del tappo. Stavolta riesce ad avvitarlo in meno tempo e tutto soddisfatto se ne va.
Voi direte: “Beh? Solo un cliente sbruffone!”
E invece.
Torna tutto sudato A PIEDI 20 minuti dopo dicendo che, per colpa mia che lo avevo distratto, ha fatto benzina anziché gasolio.
Ma se non solo non ha voluto aiuto, gli sono pure stata lontana, ci sono almeno 4 etichette/colori che indicano ogni prodotto, come ho fatto a distrarlo? Ho uno sguardo poderoso, non c’è altra spiegazione.
Lascia un commento