Anni fa. Mini market di proprietà dei miei genitori. Prime scatolette di cibo per gatti.
Non c’era la foto del gatto, come invece c’è ai nostri giorni, le avevamo messe in evidenza in un punto del negozio molto in vista, perché appunto era la novità ed erano anche in offerta lancio.
Un cliente ne comprava ogni settimana una borsa.
Dopo alcuni mesi, le abbiamo spostate in un punto meno in vista.
Entra il solito cliente che ne faceva immense scorte.
Ma non ci sono più quelle scatolette che erano qui?
Mio padre sta per rispondere che le avevamo spostate, quando il cliente prosegue:
Perché non erano buonissime, ma condite con insalata e cipolla, si mangiano.
Al che mio padre, ovviamente rimasto di sasso, con prontezza ribatte: “Eh no, quelle non le ho più… Ma ho queste, che costano di più, è vero, ma sono molto più buone!”
Indicando al cliente la Simmenthal.
Il cliente compra le Simmenthal e se ne va soddisfatto.
Mio padre ha chiamato il rappresentante per sapere se il cliente sarebbe sopravvissuto a tutto il cibo per gatti che si era mangiato… Ma tranquilli. Il gatto ha un apparato digerente molto più delicato del nostro e il cliente sta benissimo.