Ieri sera. Ultimi venti minuti di turno. Sapete quel momento in cui hai già spento mentalmente le luci del negozio e stai solo aspettando di timbrare per andare a casa a cenare con qualcosa che non richieda masticazione? Ecco.

Mi si avvicina una signora, direi sui 70. Di quelle ben vestite, messa in piega perfetta, borsa rigida color panna e un’aria che alterna il “sono gentile” al “sono pronta a querelarti per una virgola sbagliata”.
Mi guarda con sorriso accennato e mi chiede:
— “Senta, ma questa carta fedeltà, mi dice a cosa serve?”

Riprendo il copione che ormai so a memoria:
— “Certo signora, con la carta ogni euro che spende si trasforma in un punto, quindi ogni volta che viene a fare la spesa accumula punti che può usare per sconti, promozioni e premi.”

Lei fa sì con la testa.
Poi aggiungo, volenteroso (ero stanco ma educato):
— “Guardi, se mi permette, potrei iscriverla direttamente. Tra l’altro con l’iscrizione accede anche al nostro Club Argento, che dà diritto a uno sconto del 10% sulla spesa, valido su alimentari, prodotti per la casa e cura della persona.”

Lei si irrigidisce. Mi fissa. Poi con voce un tono sopra la media:
— “AH. E come funziona questo… club?”

Le rispondo con tono sereno, quasi da documentario sulla natura:
— “È riservato ai clienti over 65, come forma di ringraziamento. Basta presentare la carta alla cassa e lo sconto si applica automaticamente.”

E lì… succede.

Lei, con una lentezza studiata, mi guarda come se le avessi detto che l’avevo vista uscire con le pantofole dal reparto surgelati.
— “MI SCUSI. MA STA DICENDO CHE SONO VECCHIA?”

Ieri sera. Ultimi venti minuti di turno. Sapete quel momento in cui hai già spento mentalmente le luci del negozio e stai solo aspettando di timbrare per andare a casa a cenare con qualcosa che non richieda masticazione? Ecco.

Mi si avvicina una signora, direi sui 70. Di quelle ben vestite, messa in piega perfetta, borsa rigida color panna e un’aria che alterna il “sono gentile” al “sono pronta a querelarti per una virgola sbagliata”.
Mi guarda con sorriso accennato e mi chiede:
— “Senta, ma questa carta fedeltà, mi dice a cosa serve?”

Riprendo il copione che ormai so a memoria:
— “Certo signora, con la carta ogni euro che spende si trasforma in un punto, quindi ogni volta che viene a fare la spesa accumula punti che può usare per sconti, promozioni e premi.”

Lei fa sì con la testa.
Poi aggiungo, volenteroso (ero stanco ma educato):
— “Guardi, se mi permette, potrei iscriverla direttamente. Tra l’altro con l’iscrizione accede anche al nostro Club Argento, che dà diritto a uno sconto del 10% sulla spesa, valido su alimentari, prodotti per la casa e cura della persona.”

Lei si irrigidisce. Mi fissa. Poi con voce un tono sopra la media:
— “AH. E come funziona questo… club?”

Le rispondo con tono sereno, quasi da documentario sulla natura:
— “È riservato ai clienti over 65, come forma di ringraziamento. Basta presentare la carta alla cassa e lo sconto si applica automaticamente.”

E lì… succede.

Lei, con una lentezza studiata, mi guarda come se le avessi detto che l’avevo vista uscire con le pantofole dal reparto surgelati.
— “MI SCUSI. MA STA DICENDO CHE SONO VECCHIA?”