Lavoravo in un parco divertimenti famoso in tutta Italia.
Io facevo la barista nei chioschi.
Si avvicina un cliente e mi chiede:
“Scusa, il 31?”
Dentro di me le penso tutte.
31 di cosa? Numero da giocare al lotto ? C’è una caccia al tesoro all’ interno del parco ed io non ne so nulla? 31 come i respiri che devo fare prima di rispondere al cliente se non voglio essere licenziata? C’è una festa particolare il 31 di questo mese? Non mi pare.
Dopo questa breve riflessione rispondo con: “Non ho capito scusi, 31 cosa?”
Lui, come se fosse la cosa più ovvia del mondo:
“Il 31!L’attrazione numero 31!”
AH, L’ATTRAZIONE. STAVA CERCANDO L’ATTRAZIONE E IL 31 ERA IL NUMERO SULLA MAPPA.
Respiro nuovamente 31 volte e rispondo con un:
“Guardi, purtroppo non so i numeri della mappa a memoria, magari se mi dice come si chiama l’attrazione (il nome è scritto vicino al numero), se prova a descrivermela (sono raffigurati con delle immagini abbastanza veritiere), se sa dirmi almeno se era un gioco acquatico o no, provo ad aiutarla…”
“Boh, è un gioco per bambini.”
Come il 90% delle attrazioni lí dentro. Benissimo.
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