Intitoleremo questo post:
“l’Animalista”.
Cliente al telefono: “Salve, vorrei chiedervi se è possibile farmi avere 2 aragoste per domenica prossima”
Io spiego al cliente le varie tipologie di aragosta, le differenze di prezzo in base al tipo e alla taglia, prendo il numero per fargli sapere appena avró conferma se ci sia disponibilità di prodotto, eccetera.
“Grazie. Solo un’altra cosa. Avete ancora quella regola per la quale voi non le uccidete?”
“Ehm no, noi non le uccidiamo, le vendiamo vive”
“Ehm… Oh… Ehhh… No, è che sa a me fa impressione uccidere, quando fanno quel suono nell’acqua”
Io allora spiego al cliente che adesso non si usa più metterle vive nell’acqua, ma si possono uccidere in modo meno cruento prima della cottura e gli spiego come fare.
“Ah, ok, ok, grazie. Ehm… Peró sa, io sono un po’ animalista e uccidere un essere vivente…”
Io tra me e me penso: “Eh certo perché se invece la faccio fuori io l’aragosta, va tutto bene invece!”
“Senta, ma perché non prendiamo un’altra strada? Abbiamo un ottimo prodotto surgelato, che la liberebbe da tutti i problemi visto che è un prodotto sempre disponibile e quindi che trova sicuramente e ovviamente è già morto, quindi la libera da tutta la parte cruenta della cosa”
“Ohhh sì, certo, certo, se me lo consiglia… Peró puó lo stesso informarsi se è possibile avere l’aragosta fresca viva?”
“…”
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