“Scusi Signorina, posso chiederle una cosa? Avrei bisogno d’aiuto.”
“Certo Signora, mi dica!”
“Questa tovaglia, no… 150×250… In che senso? Cioè, voglio dire… Qual è la lunghezza? 250 per lungo o per così?” Mi chiede gesticolando.
Io penso: “Sta scherzando. Ora si mette a ridere e mi dice che stava scherzando.”
Attimo di silenzio, lei mi guarda.
Io la guardo.
Continuo a pensare: “Ok, non sta scherzando. Fa sul serio. Eli mantieni un tono neutrale sennò capisce che sei sbigottita.”
“Mmmh… Io credo che 150cm sia la larghezza e 250cm la lunghezza…”
Lei mi guarda e fa spallucce come dire “beh, se non lo sai te che ci lavori!!!
Al che la guardo e le dico: “No non lo so eh, però solitamente il lato più lungo va per la lunghezza e quello più corto per la larghezza.”
Continuo a pensare che sia uno scherzo.
“No no certo, è che mi sbaglio sempre e va a finire che ogni volta le prendo che mi stanno corte! Mi confondo tutte le volte!”
Tralascio il resto della conversazione, dove le chiedo le misure del suo tavolo e le spiego che quella tovaglia andrà bene perché il tavolo è tot, la tovaglia è tot quindi per ogni lato avrà tot cm di ricaduta che son perfetti, ecc ecc ecc…
Alla fine si convince, prende la tovaglia. La mette nel cestino e si mette a guardare altre cose.
Al che le dico:
“Signora se ha bisogno mi chieda non si faccia problemi, mi trova qui nei paraggi.”
“No no, ma ora ho capito eh il discorso!”
In mente rispondo: “Io veramente intendevo dire anche per altro, non per la risoluzione del problema di geometria delle elementari ma va bene lo stesso. Non ce la possiamo fare, proprio no.”
Sorriso di circostanza, che la bocca non si vede ma gli occhi si, e un bel: “Ah ok bene… Ottimo!”
21 Giugno, 2021 alle 2:03 pm
Dove caspio lo metti un tavolo LARGO 250 cm e LUNGO 150?
E che ci fai?