Museo.
Biglietteria, arriva una signora: “Voglio vedere il museo.”
“Buongiorno, signora, il biglietto costa 10€.
Mi guarda inorridita ed esclama: NO!! Io oggi entro gratis! È la prima domenica del mese!!”””
Signora, mi dispiace, ma non siamo un museo statale, siamo una fondazione e perciò non aderiamo.
Con fare sdegnato, esclama: “Ah ecco! Ci manca solo far entrare gratis le persone! Sia mai! Allora dammi un biglietto, quanto costa?”
Respiro profondamente e le comunico che costa 10€, ma ci sono riduzioni varie, che le elenco, arrivo a ‘sindacati CISL’ e mi interrompe: “Io sono tesserata CISL, però la tessera non la danno più.”
Peccato che i visitatori prima di lei avessero proprio mostrato quella tessera. “Guardi, signora, che la tessera la danno.”
Ma smettila! Non sai neanche di cosa parlo! La tessera non la danno più! mi rimprovera la signora, sempre più sdegnata.
Impassibile, le rispondo che non posso farle una riduzione CISL senza una prova che lei sia davvero iscritta.
Io sono un’insegnante! In pensione! Ho una riduzione! esclama all’improvviso, spazientita.
Eh, signora, hanno sconto solamente gli insegnanti non in pensione… “Ma insomma! Mi vuoi far pagare! È un trattamento inaudito!” esclama, sempre più sdegnata.
Per levarmela di torno, le chiedo la carta d’identità, dicendole che, se compare ancora la professione ‘insegnante’, posso chiudere un occhio. Mi lancia (letteralmente, mi lancia) con ribrezzo la sua carta d’identità, vedo la dicitura ‘insegnante’ e le comunico che deve pagare 5€, perché posso farle la riduzione.
Mi porge 50€.
Sono le 10, ho aperto da mezzora e probabilmente oggi il fato mi è avverso, non ho la possibilità di darle un resto simile.
Avendo visto un 10 nel suo portafogli, le chiedo gentilmente un taglio più piccolo; lei si gira verso la coda che la sua insistenza e maleducazione hanno creato e urla: “EH, INSOMMA! QUESTA FONDAZIONE CHE NON HA NÉ GLI INGRESSI GRATUITI, NÉ I RESTI DA DARE!!!”
Ormai al limite le rispondo: “Ha detto bene, signora: siamo una fondazione, non una banca.”
La gentil donna rincalza sempre più sprezzate: “Se non avete il resto da darmi, significa che qui la gente entra sempre gratis o con le riduzioni, eh, fammi il piacere!”
Per forza, signora: se tutti i visitatori fanno come lei e cercano in ogni modo di entrare gratis o pagando 5€, io non avrò mai il resto di 50€.