Lei non esita, ha la definizione pronta:
“Normali, per camminare.”

Respiro. Ottimo, eliminati i pattini da ghiaccio e le pinne subacquee. Un passo avanti.

La accompagno nella zona mocassini, terreno neutrale, territorio sicuro. Lei osserva, si ferma, e con un misto di stupore e indignazione esclama:
“Sono entrata qui dentro e ho visto solo scarpe! Tante scarpe, troppe! Ma io ne voglio solo un paio, mica tutta sta roba!”

In quel momento mi scappa un sorriso: mi sembra di avere davanti non una cliente, ma un’esploratrice che pensava di trovare una piccola bottega di paese, con tre modelli in croce su uno scaffale polveroso. Invece si ritrova in una distesa infinita, come se fosse caduta dentro Narnia… ma delle calzature.