Negozio d’abbigliamento.
Un signore con moglie al seguito si avvicina alla cassa e, parlando sottovoce, mormora:
“Signorina le devo dire una cosa…”
Prego, mi dica pure. Come posso aiutarla?”””
No vabbè, quando se ne vanno gli altri clienti.
Non si preoccupi, non abbiamo nulla da nascondere, può parlare liberamente.
No è che… la tuta che ho preso ieri è uscita bucata.
Mi dispiace, comunque non c’è problema, può portarla e la sostituiremo tranquillamente.
Ah, ma io l’ho portata!
Non vedendo buste o altro, lo guardo aspettando con ansia la tuta. Vedendo che la situazione però resta in fase di stallo, mi viene spontaneo domandare”
Perfetto… e dov’è?
Eccola.
Dice indicando la moglie.
Mi giro verso la moglie e nemmeno lei ha buste al seguito.
Mi scusi, continuo a non vederla…
Come non la vede, ce l’ha addosso!!!.
Silenzio.
Cerco di capire se è serio. Purtroppo lo è.
Mi scusi, ma visto che la tuta è stata indossata, come faccio a cambiarla?
Eh sì, ma la tuta è bucata, domani te la porto e la cambiamo!

Sintesi.
Inutile dire che abbiamo continuato il discorso per altri dieci minuti, poi ha dovuto accettare che l’articolo non sarebbe stato cambiato.

Sipario.