Quella della cartolibreria.
Oggi, giuro, è stata una giornata epica.

La mattina mi chiama una cliente, amica di Lisia, con tono entusiasta:
“Avete ancora penne stilografiche da collezione? Magari anche un po’ particolari, devo fare un regalo a mio marito!”
Io confermo, lei mi dice che sarebbe passata nel pomeriggio. Perfetto, penso io: preparo il bancone, dispongo tutte le penne più belle e rare, insomma, mi organizzo per una vendita tranquilla.

Arriva il pomeriggio… e con lei non arriva solo la cliente.
Arriva anche la suocera.

Entra per prima, con lo sguardo di chi sta per fare un controllo a sorpresa in caserma.
“Buon pomeriggio, cara” dice la cliente sorridendo.
(Nessun “buon pomeriggio” da parte della suocera, ovviamente. Non pervenuto).

Io, con il mio sorriso da commessa zen:
“Buon pomeriggio a voi.”