Io lo fisso. Cerco di mantenere la calma:
“Perché il negozio non è mio, signore. Siamo un negozio di animali. Mi spiega chi mai dovrebbe venire qui alle 5.30 del mattino?”

Con aria di superiorità, lui:
“Se siete aperti, qualcuno arriva.”

Io mi immagino la scena: alle 5.45 del mattino, io in camice dietro al bancone, e davanti a me un cliente con gli occhi ancora chiusi che chiede un sacco di crocchette da 20 chili.
Alle 6.00, magari un altro che viene a comprarsi due criceti perché “così mi passa la giornata”.
Alle 6.15, signora con bigodini e vestaglia che pretende di vedere TUTTI i collari della taglia S.