Mercoledì mattina, prima cliente della giornata, io sono pacifica tra le scartoffie al box informazioni (che da noi è anche il box cassa, che è anche il box deposito, che è anche il box dell’auto, ah no, quello no).
Si avvicina, senza un saluto perché tanto si sa che è sopravvalutato, al grido di: “Ma come portabiancheria, avete solo i due che vedo di là?” (ndr. reparto casalinghi).
Le rispondo con un buongiorno e che no, ci sono altri porta biancheria poco più avanti, sulla testata della prima corsia e poi anche nella corsia successiva. Si gira e comincia a vagare guardando il vuoto e lamentando che non li vede (giuro li aveva davanti, li vedevo io dal box). Esco dalla tana e mi avvicino indicandoli e dicendole che questi a differenza degli altri in plastica sono in bambù e le faccio vedere anche gli altri modelli, al che con un “Sì sì” mi liquida.
Torno a fare le mie cose e ricompare.
“Ma io li volevo in bambù!!!”
“Signora, sono i primi che le ho mostrato quelli in bambù”
“Ma sono bianchi, io li volevo color legno!”
Le faccio notare che esattamente accanto al modello bianco c’è quello in tinta naturale, ma mi sento dire che non è vero.
Io che, ribadisco, li vedo anche dal box, cerco di convincerla a girarsi perché si vedono anche dalla sua posizione “Vede? Sono proprio lì accanto a quelli bianchi” no, niente, non è vero, a suo dire non ci sono.
La accompagno nuovamente, li indico, “Eccoli, vede, proprio accanto ai bianchi, ci sono quelli in tinta legno naturale”
“Ah ma perché questo è color legno??”.
(Giuro che non so come ho fatto a trattenere questa risposta)
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