Domenica pomeriggio il negozio apre alle 15, io arrivo alle 14.30 e trovo mille chiamate perse, tutte dallo stesso numero. Non faccio in tempo a capire chi fosse che il telefono squilla di nuovo.
Buon giorno xxx.
Oh, era ora! È da un po’ che chiamo.
Signora, la domenica apriamo alle 15.
Volevo fare un ordine per 4 pizze da ritirare più tardi.
Ok, per che ora le servono?
Non lo so, la richiamo più tardi.
… (inserire faccia perplessa) …
Arrivano le 20, telefona di nuovo.
Sono quella di prima delle 4 pizze, a che ora chiudete?
Alle 23.30 signora, per che ora gliele faccio trovare pronte?
Non ne sono ancora sicura, la richiamo più tardi.
Arriva l’ora di chiusura, ed eccola di nuovo.
Salve, sono pronta per fare l’ordine!
Signora tra dieci minuti chiudiamo, se riesce ad arrivare tra 15/20 minuti al massimo gliele faccio, ma più tardi no.
No, ma a me servono per l’1.30.
Le 13.30 di domani mattina?
No, l’una e mezza di stanotte!
Ma se le ho detto che chiudiamo fra 10 minuti…
Non importa, io l’ordine lo faccio adesso che siete aperti e poi lo vengo a ritirare quando voglio.
Non funziona così, noi a mezzanotte al massimo siamo fuori dalla porta e andiamo a casa.
Assolutamente no! Io le ho fatto l’ordine adesso e voglio ritirarlo all’1:30!
Va bene signora, come fa più comodo a lei, le farò trovare anche il caffè!
Allora a più tardi.
Certo.
Se non fossi stato stanco morto sarei rimasto fuori in macchina per vedere la sua faccia quando ha trovato chiuso.