Spiaggia con ristorante.
Ore 16.30.
“Scusa, ho lasciato un cappello su uno dei tavoli ed ora non lo trovo.”
“Quando l’ha visto l’ultima volta? Provo a chiedere in cassa.”
“Intorno alle 12.30.”
Mmmmm, ci ha messo poco a rendersene conto, ma può capitare.
Vado in cassa, chiedo al bar, chiedo ai colleghi. Nessuno ha il cappello.
“Guardi mi dispiace, ma non è stato consegnato alla struttura.”
“E ora io che faccio?”
“Può provare a chiedere a qualcuno che era vicino a lei, non saprei che dirle.”
“Sì, ma voi?”
“Noi?”
“Che cosa ci state a fare? Uno lascia una cosa ai vostri tavoli e voi non ve ne accorgete?”
“Guardi, credo lei, lo abbia lasciato su un tavolo del bar, dove si possono sedere tutti. Se fosse stato un tavolo del ristorante ce ne saremmo accorti per forza di cose.”
“Sì, ma che vuol dire? Nessuno che vigila?”
“Scusi, di chi è il cappello?”
“In che senso? È mio!”
“Nel senso, che se io ora le chiedessi dove è il mio zaino, lei me lo saprebbe dire, oppure mi risponderebbe “Che ne so, pensa tu al tuo zaino.”
“…. Bha”
E se ne va, senza cappello e senza parole.