Lavoro in una nota catena di negozi fai da te.
La nostra particolarità è che, ognuno di noi addetti alla vendita, ha il proprio telefono aziendale con annesso bollino di vendita con su scritto il numero di questo telefono. Il cliente può chiamarci o scriverci e noi siamo tenuti a rispondere in orario di lavoro, e ripeto, in orario di lavoro.
Evito di dire tutte le volte che ho ricevuto chiamate agli orari più improponibili, ma ecco una compilation delle domande più assurde.
“Salve, ma la vernice che mi ha dato ieri per la sala posso usarla per il muro esterno?”
“No signora, altrimenti non esisteva la vernice da esterno.”
La signora la usa comunque e alla prima pioggia si scolora tutto e viene a lamentarsi.
“Salve, posso avere informazioni sull’ordine che ho fatto la scorsa settimana?”
“Guardi signora , sono in ferie, le passo il numero di un collega al quale può chiedere anche ora.”
“Ma l’ordine l’hai fatto tu, sei tu che devi dirmi se è arrivato.”
“Salve, ho visto sul volantino che avete un trapano in offerta da 169,00€ ( numero a caso, non ricordo la cifra esatta ) a 99,00€, quanto costa?”
“Salve, ho comprato ieri da lei la vernice per il bagno, quando passate a pitturare?”
“Signora noi la vernice la vendiamo, non siamo imbianchini.”
“Eh, ma sul vostro sito ci sta scritto che fate anche questi lavori.”
“Certo, ma deve venire giù e prendere un appuntamento, le facciamo un preventivo e se lo accetta le mandiamo il nostro tecnico.”
“Ah ma devo anche pagarlo? Non è incluso nel prezzo della vernice?”
Come no, se gira il secchio trova un altro tappo, lo leva e dentro ci sta Marione lu zozzu che fa tutto quello che vuole…
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