Comincio a sudare freddo e metto la mano sul telefono per chiamare la sicurezza. Lui si gira, torna verso di me e pacatamente mi chiede se fosse possibile cambiare la confezione regalo. Col telefono in mano e gli occhi sgranati gli chiedo cosa avesse di sbagliato l’imballaggio precedente. Lui mi sorride sornione: “Sa signorina, io sono un medico.

Mia moglie crede che io sia ad un convegno di medici in Venezuela, non sa che sono in crociera con il mio amico. (Mi fa l’occhiolino). Potrebbe darmi una carta e una busta che non abbia il vostro logo per cortesia?” È stata la mia prima crociera gay e una delle più spettacolari della mia carriera!