A un mese dall’apertura del laboratorio.
“Pronto? Abito qui di fronte e da quando ha aperto sono stata tentata di entrare ma ho sempre avuto paura!”
“Tranquilla, di solito non mordo!”
“Il problema è che prima c’era una pasticceria e io sono terrorizzata dalla contaminazione del glutine.”
“Tranquilla, quando ho preso il locale in affitto ho fatto ridipingere tutto, piastrellare il laboratorio e ho comprato i macchinari nuovi di zecca.”
“Ma lo sa che il glutine è una colla? E se poi è rimasto attaccato alle pareti?”
“Ma no, non ti preoccupare, le pareti sono state completamente dipinte con apposite tinte, secondo le procedure HACCP.”
“Eh, si, ma sotto la tinta? Chi me lo dice che non ci siano tracce?”
“Infatti, ho chiamato una ditta di pulizie, che ha uno speciale solvente anti-glutine, che lo ha scrostato dal muro.
“Ah, mi può dare il numero? Ho sempre paura che mia madre sparga glutine per tutta la casa.”
“Guarda, il numero non ce l’ho ma se vuoi l’indirizzo è Via Dei Boccaloni, 1.”
In questi giorni mi capita spesso di pensare a lei. Sarà tra i complottisti? Convinta che qualcuno “sparga” il
virus sulle città? E se non si sente al sicuro neanche a casa, cosa scriverà?
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