Stavo acquistando una felpa quando entra una bella donna di circa 40-45 anni ben truccata. Inizia a provare una giacca di almeno due taglie in meno rispetto alla sua e inevitabilmente la giacca si strappa sulla schiena. La commessa, molto molto carina, si avvicina alla tizia e con garbo le chiede di pagare la giacca da lei danneggiata.

Per tutta risposta la signora inveisce contro la brava commessa e chiama i carabinieri. Si gira verso di me, abbassa il décolleté mi fa occhiolino e dice: “Mi raccomando, tu hai visto che era già danneggiata? Poi ci prendiamo un caffè insieme…” con un altro occhiolino.

All’arrivo dei carabinieri ho verbalizzato quanto segue:
“In data odierna la Signora XXX entrava nel negozio di abbigliamento YYYY indossando, a scopo di prova, la giacca di marca XYZ di fattura regolare e conforme che veniva dalla Signora XXX irrimediabilmente danneggiata. Dichiaro inoltre che la Signora XXX di cui sopra, tentava di circuire il sottoscritto chiedendo una falsa testimonianza a riguardo, promettendo palesemente una possibile ricompensa di natura sessuale. Letto confermato e sottoscritto.”

Alla fine la commessa carina, d’accordo con la titolare, mi ha regalato la felpa lasciando nella tasca un bigliettino col suo nome e numero di telefono.
Non mi ero accorto del biglietto prima di andare a casa, la mia compagna si.