La signora fa una smorfia di disgusto, sparlicchiano tra di loro, mi sembra di percepire delle occhiatacce indignate…VABBE’.

Nel mentre servo altre mille persone da sola, girando di qua e di là come solo un lavoratore stagionale sottopagato sa fare, quando il marito mi chiama e torno da loro.
Era passato qualche minuto, noto che il caffè era ancora lí… penso che ormai sarà diventato freddo e ok, nella mia testa parte il totolamentela, ma: “Signorina, io le ho chiesto un caffè in due, questo qui non mi pare il modo”.

“Scusi, cosa intende?”, chiedo trafelata e spaventata, perché vi giuro che ormai l’avevo indovinata.

“Un caffè in due va diviso in due tazzine, come lo beve mia moglie se io lo prendo amaro e lei con lo zucchero?”